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EMERGENZE STORICO-CULTURALI DI SPINONE AL LAGO Chiesa di San Pietro in Vincoli: quest’opera è un raro esempio di arte romanica risalente al 1200 e protetta dalle belle arti in quanto monumento nazionale. Le informazioni disponibili circa la fondazione e i primi secoli di vita dell’opera sono scarse; si sa che dal XV al XVII secolo la chiesa svolse le mansioni di chiesa parrocchiale, successivamente alla separazione della parrocchia di Spinone dalla chiesa madre di San Salvatore di Monasterolo.
In corrispondenza della prima trasformazione in sede parrocchiale, avvenuta nella prima metà del 1400, la chiesa venne restaurata e ampliata con un corpo di fabbrica che ne raddoppiò la capienza. Fu abbattuta la parete a nord e in quella a sud venne ampliato il portone d’accesso. Questa nuova fase è oggi testimoniata dall’intonaco a raso e per un portalino realizzato in uno stile che si richiama al gotico sul nuovo fronte a sud, dove si intravedono resti di iscrizione su un’architrave in calcare chiaro locale, affiancato peraltro da due montanti laterali in pietra simona. Durante una fase successiva, risalente presumibilmente al XVII secolo, la facciata venne rialzata e furono inseriti il rosone centrale e un timpanetto nell’angolo a nord-ovest. La terminazione delle murature venne poi armonizzata dalla realizzazione di un corridoio in travertino locale, a coronamento di tutta la struttura.
Da testimonianze passate l’abside della chiesa risultava, fino alla metà del cinquecento, ancora interamente ricoperto da affreschi. Oggi, purtroppo, non sono conservabili e visibili che pochi brani dell’affrescatura originaria. Anche gli affreschi che decoravano le pareti dell’abside e la volta sono andati completamente distrutti; sono invece visibili alcuni affreschi disposti sulla parete del presbiterio, tra cui una “Madonna con Bambino” del 1528. Di influenza lottesca, invece, i dodici affreschi raffiguranti sei profeti (Davide, Abacuc, Isaia, Geremia, Ezechiele e Mosè) alternati a sei sibille (Eritrea, Samia, Delfica, Chimica, Ellespontica e Persica), situati sulla faccia inferiore dell’arcone del presbiterio. Esternamente alla chiesa, addossata all’abside romanica, è osservabile una particolare copertura tombale costituita da un masso di porfido segnato con croci. Chiesa parrocchiale: l’edificio, dedicato ai Santi Pietro e Paolo, conserva al suo interno una pala di Domenico Carpinoni, la “Madonna del Rosario”, situata nella cappella di sinistra rispetto all’ingresso.
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