Benvenuti nel sito del PLIS del Lago di Endine
 

EMERGENZE NATURALISTICHE - FLORA E VEGETAZIONE

La diversa esposizione dei versanti, la presenza di bacini lacustri, i tipi di rocce presenti e la secolare attività antropica hanno permesso l’instaurarsi, all’interno del PLIS, di diverse tipologie vegetazionali.

Carta della vegetazione del PLIS

Legenda Carta della vegetazione del PLIS

L’area dei laghi di Endine e di Gaiano si contraddistingue per la presenza di formazioni igrofile e palustri, che danno luogo a cenosi che si sviluppano secondo fasce concentriche dalle zone sommerse al largo del lago fino alle rive.
Tipici di tali cenosi risultano Potamogeti (Potamogeton natans, P. Crispus, P. Perfoliatus), Miriofilli (Myriophyllum spicatum) e Ceratofilli (Ceratophyllum demersum).

Canneto e piante acquatiche viste da riva (Foto Comunità Montana Val Cavallina)

Verso le rive sono presenti fasce di ninfeti costituiti da Ninfa comune e Ninfa gialla, cui sono associate altre specie tra cui il Ranuncolo d’acqua (Ranunculus aquatilis) e la Ranocchia (Najas minor).
Entrambi i laghi sono circondati da una fascia quasi continua di canneto, in cui abbondano sequenze costituite da Cannuccia di palude (Phragmites australis) seguita da Scirpo, (Schoenoplectus lacustris) in posizione più esterne, e da Tifa (Typha latifolia e T. angustifolia), localizzata sulle rive. Nel canneto è inoltre possibile osservare specie quali il Vilucchio (Calistegia sepium), la Mazza d’oro (Lysimachia vulgaris), la Scutellaria palustre (Scutellaria galericulata) e la Felce palustre (Thelypteris palustris). Da segnalare inoltre la presenza di praterie a carici dove sono visibili anche Equiseti (Equisetum arvense, E.Palustre), Salterella (Lythrum salicaria), Non ti scordar di me delle paludi (Myosotis scorpioides) e Gigli acquatici (Iris pseudacorus); tali cenosi risultano tuttavia scarsamente rappresentate poiché la gran parte dei terreni vicini alle sponde sono stati destinati ad altre finalità quali aree agricole o terreni ricreativi.

Bosco Igrofilo (Foto Rivellini)
Bosco Igrofilo (Foto Rivellini)

Ai margini delle aree lacustri o lungo alcuni piccoli immissari sono presenti formazioni boscate igrofile dove si possono osservare Ontani neri (Alnus glutinosa), Frassini maggiori (Fraxinus excelsior), Pioppi neri (Populus nigra), Salici bianchi (Salix alba) e, seppur raramente, Platani (Platanus ibrida). Nello strato arbustivo si segnala la presenza di Sanguinella (Comus sanguinea), Sambuco (Sambucus nigra), Aglio orsino (Allium ursinum), Rovi (Robus), Oppio (Viburnum opulus), Ortica mora (Lamiastrum galeobdolon), Girardina (Aegopodium podagraria), Caglio asprello (Galium aparine) e Canapa acquatica (Eupatorium cannabium). Nei siti più prossimi all’acqua sono osservabili anche Noccioli (Corylus avellana), Biancospini (Crataegus monogyna), Salici (Salix cinerea e S. eleagnos), Ontani neri (Alnus glutinosa), Frangola (Frangulaalnus) e Dulcamara (Solanum dulcamara).

Ontano nero

Sui versanti meno soleggiati sono presenti formazioni boscate mesofile, costituite da specie quali aceri di monte (Acer pseudoplatanus), Frassini maggiori (Fraxius excelsior), Carpini bianchi (Carpinus betulus), Ciliegi selvatici (Prunus avium), Conifere, Castagneti (Castanea sativa) e Faggi (Fagus sylvatica) ad alte quote. Il sottobosco si presenta qui ricco di specie erbacee.

Boschi Termofili (Foto Rivellini)

Sui fianchi ben assolati e meglio esposti attorno al PLIS sono insediate formazioni boscate termofile dove si osservano Carpini neri (Ostrya carpinifolia), Roverelle (Quercus pubescens), Ornielli (Fraxinus ornus) e numerose specie erbacee e di sottobosco tra cui il Vincetossico (Vincetoxicum hirudinaria), il Pero Corvino (Amelanchier ovalis), la Lantana (Viburnum lantana), il Ginepro (Juniperus communis), il Crespino Comune (Berberis vulgaris) e lo Scotano (Cotynus coggiria).

Faggi (Foto Rivellini)

Il territorio del PLIS è inoltre ricco di formazioni erbacee naturali e seminaturali; in particolare sono osservabili prati da fienagione, di origine antropica, in cui dominano a basse quote l’Avena (Arrhenatherum elaticus) e, su terreni maggiormente umidi, i Ranuncoli (Ranunculus acris e R. repens).

Arrenatereto (Foto Rivellini)

A quote superiori la specie più rappresentativa è invece la Gramigna bionda (Trisetum flavescens).
I versanti meridionali del monte Grione presentano praterie naturali in cui domina la Sesleria comune (Sesleria varia) e il Carice minore (Carex humilis).

Brometo (Foto Rivellini)
Triseteto (Foto Rivellini)

Sul lato sinistro orografico, l’area del PLIS si arricchisce di un ambiente dirupato che riesce ad essere colonizzato solo da formazioni rupicole tipiche, dove spiccano specie endemiche quali la Campanula dell’Insubria (Campanula elatiniodes) e la Sassifraga di Host (Saxifraga hostii subsp. rhaetica), in grado di resistere a condizioni ambientali estreme. Sul lato destro orografico si nota invece la presenza di macereti che vengono colonizzati da vegetazione pioniera erbacea ed arbustiva.
Alcune tessere del terreno del PLIS sono invece adibite a coltivi, dove alloggiano frutteti, seminativi e vigneti, che ospitano specie infestanti tipiche delle colture quali il papavero e l’Amaranto (Amaranthus retroflexus).

Di seguito vengono riportati due schemi che riassumono la disposizione della vegetazione attorno ai laghi di Endine e Gaiano.

Vegetazione presente sulla spunda destra orografica del lago di Endine

Vegetazione presente sulla spunda destra orografica del lago di Endine

Vegetazione presente sulla spunda destra orografica del lago di Endine